EMERGENZA COVID 19: SI PUO’ SOSPENDERE IL CANONE DI LOCAZIONE COMMERCIALE?

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  • marzo 31, 2020

EMERGENZA COVID 19: SI PUO’ SOSPENDERE IL CANONE DI LOCAZIONE COMMERCIALE?

L’emergenza che stiamo affrontando in questo periodo del COVID 19 sta incidendo pesantemente non solo a livello sociale e sanitario ma anche a livello economico dove, per effetto dei provvedimenti governativi, si è determinata la chiusura di molte attività commerciali, rendendo in questo modo assai difficoltoso fronteggiare al pagamento del canone di locazione.

Come sappiamo il canone di locazione è un contratto tra privati, rispetto al quale è precluso allo Stato -salvo una partecipazione specifica e straordinaria – intervenire nell’esecuzione del rapporto; quando però, l’immobile oggetto di locazione è inutilizzabile per effetto di un dpcm, si apre la strada ad una forma di tutela che il conduttore potrebbe invocare. Il fondamento normativo è proprio l’art 1256 2 comma cc che parla di impossibilità sopravvenuta nell’adempimento delle obbligazioni, non imputabile al debitore. Tale impossibilità deve essere un evento eccezionale e imprevedibile che richiama il concetto di causa di forza maggiore, nel quale rientrano le epidemie che sono di per sé idonee a giustificare l’inadempimento della prestazione.

Tuttavia l’istituto – salvo il caso dell’impossibilità temporanea – è legato ad una impossibilità sopravvenuta in una prospettiva di risoluzione del contratto, ma che comunque, dovrebbe essere superata da un accordo delle parti, stante l’eccezionalità del caso.

Infatti, laddove i negozianti possano godere del credito di imposta del 60%, si potrebbe auspicare ad una riduzione per qualche mese in misura percentuale del canone; per i professionisti e i privati che non hanno tale possibilità si potrebbe, invece, proporre di convenire una riduzione temporanea di un periodo di sei mesi/ un anno del canone con o senza rimborso graduale, stante l’ipotesi in cui il locatore possa fare uno sconto per un periodo significativo.

È vero che, l’eccezionalità del contesto che stiamo vivendo oggi, lascia poco spazio a soluzioni generali che finirebbero per avvantaggiare una parte e danneggiare l’altra, invitandoci piuttosto ad una attenta analisi delle situazioni caso per caso al fine di raggiungere una soluzione conciliativa che meglio possa ispirarsi ai principi di solidarietà e buonafede.