PER OTTENERE L’ASSEGNO DI MANTENIMENTO E’ NECESSARIO PROVARE IN CONCRETO DI AVER SACRIFICATO LA CARRIERA

PER OTTENERE L’ASSEGNO DI MANTENIMENTO E’ NECESSARIO PROVARE IN CONCRETO DI AVER SACRIFICATO LA CARRIERA

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18838/2022 ha accolto il ricorso proposto da un marito nei confronti della sentenza della Corte di Appello che aveva riconosciuto in favore dell’ex coniuge il diritto ad ottenere l’assegno di mantenimento.

I giudici di merito avevano disposto il mantenimento in favore dell’ex moglie sul presupposto che quest’ultima aveva lasciato il proprio incarico di ricercatrice – che gli avrebbe potuto garantire maggiori possibilità di carriera – per un posto da insegnante di ruolo in una scuola media a seguito del matrimonio e della nascita della figlia.

I giudici della Corte di Cassazione, invece, sulla base dei principi affermati dalle Sezioni Unite con la sentenza n. 18287/2018, hanno rilevato che l’ex moglie non ha dimostrato il maggior guadagno derivante dallo svolgimento della professione di ricercatrice rispetto a quello derivante dall’insegnamento, né ha smentito la circostanza che quest’ultimo incarico era cessato ben quattro anni prima della nascita della figlia.

La Suprema Corte, pertanto, accoglie il ricorso del marito e precisa che il coniuge che reclami il diritto all’assegno di mantenimento deve ragionevolmente provare l’esistenza del suo diritto, cosa che – nel caso di specie – non è stata fatta.